Life in plastic, it’s fantastic! È Barbie mania anche nel food
“È fondamentale saper riconoscere la rilevanza di certe iniziative per non soffermarsi ad ammirare un mondo solo patinato di rosa. Le ragazze di oggi sentono la necessità di essere esattamente ciò che vogliono: donne, prima di tutto”
La Favola della famiglia Palmieri
“Quello che non deve mai mancare per noi è l’autenticità, valore radicato nell’azienda. E poi siamo una famiglia, per questo desideriamo portare avanti i nostri principi e la nostra tradizione. Seguiamo i cambiamenti e le evoluzioni del mercato rimanendo fedeli a chi siamo”
La Regina della Testa
“Cerchiamo di essere sempre molto attenti al benessere animale, controllando scrupolosamente cosa mangiano. È una questione di rispetto per loro, e anche per il consumatore. È questa la nostra essenza”
Roberto Restelli e l’arte di filosofeggiare in cucina
“Ormai il ristorante è diventato uno dei parametri di giudizio del proprio status sociale. Personalmente mi rendo conto di non aver perso la piacevolezza e il gusto di andare a mangiare in determinati ristoranti, mentre invece c’è gente che li frequenta perché conferiscono un’esclusività sociale”
La madeleine di Proust. Il cibo narrato dai ricordi
“Da dove era potuta giungermi una gioia così potente? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava infinitamente, non doveva condividerne la natura. Da dove veniva? Cosa significava?”
I favolosi anni Ottanta. Quando il passato si trasforma in oggetto del desiderio
“Nostalgia canaglia” cantavano Al Bano e Romina nel 1987, e da qui partiremo per raccontare quelli che sono stati gli anni più eclettici, significativi, osannati e contemporaneamente dileggiati di sempre: gli anni Ottanta”
La contemporaneità del cibo.
Quanto è cambiata la nostra percezione a tavola
“Chi esercita professioni legate al mondo enogastronomico, in men che non si dica, può ritrovarsi ad essere una vera e propria star, vendendo nel migliore dei modi i propri prodotti.”