Cultura e società
Giornata Mondiale della Celiachia
Riconoscere, sensibilizzare e comunicare la celiachia
Martina Roncadi | 16.05.2024 | 3 minuti
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“Se fino a un po’ di tempo fa soffrire di celiachia era visto come un ostacolo alla quotidianità, oggi sono sempre più le persone che, non solo si sostengono a vicenda, ma raccontano online le sfaccettature della malattia con estrema consapevolezza e leggerezza, creando così una rete di persone che ne parla apertamente e incentiva a una diagnosi precoce”
Il 16 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Celiachia, malattia autoimmune dell’intestino scatenata dal consumo di alimenti che contengono glutine: una patologia derivante da una predisposizione genetica sempre più diffusa e di cui, per fortuna, oggi si parla molto.
Secondo i dati inseriti all’interno della Relazione annuale al Parlamento, pubblicata a marzo 2024, ad oggi in Italia sono stati ufficialmente diagnosticati 251.939 celiaci, di cui un 70% di genere femminile, e il restante 30% maschile (fonte ISS – Istituto Superiore di Sanità).
Per venire incontro a chi soffre di questa patologia, ristoranti ed esercizi pubblici si sono attrezzati per rendere più agevole la somministrazione di cibi e bevande, garantendo così un maggiore controllo all’interno dei locali. Grazie a chi è possibile tutto questo? A FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e AIC, Associazione Italiana Celiachia, i quali hanno inoltre emanato il programma “Alimentazione fuori casa”, uno strumento volto all’informazione per la sicurezza alimentare, e alla segnalazione degli esercizi che somministrano cibo idoneo e gluten free (fonte Adnkronos).
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Raccontare la celiachia, quindi. È questo l’obiettivo di chi si batte per far conoscere a un pubblico sempre più ampio la malattia: riconoscere, sensibilizzare e comunicare creando offerte alimentari idonee e facili da reperire. Oggi non ci si limita più a consumare solo carne, pesce, uova, frutta a guscio, ma è possibile seguire una dieta sana e variegata senza rinunciare al gusto. Già a partire dal ventesimo secolo infatti, l’industrializzazione ha fatto passi da gigante nella preparazione senza glutine di alimenti come i prodotti da forno, le farine, la pasta, una serie di cereali, prodotti dolciari, etc.
Ed è chiaro che, questi cambiamenti, abbiano influito moltissimo sul mercato: basterà farsi un giro tra gli scaffali dei supermercati generici, o in quelli specializzati, per comprendere quanto sia diventata varia l’offerta gluten free. Unica pecca: i prezzi elevati. Per questo, riconoscendo a pieno la difficoltà di chi ha la necessità di acquistarli, negli anni Ottanta è stata introdotta l’erogazione gratuita di buoni spesa da parte del Sistema Sanitario Nazionale per l’acquisto di alimenti specifici per i celiaci. Inoltre, a partire dal 2018, è stato alzato il tetto di spesa mensile del 30%, permettendo così alle persone che soffrono di celiachia di vivere in libertà e godere dei piaceri della vita senza stigmatizzare ulteriormente la malattia.
L’introduzione di un numero significativo di proposte, e la diffusione del tema, ha quindi modificato non solo il mercato, ma anche la comunicazione che vi ruota attorno. Se fino a un po’ di tempo fa infatti soffrire di celiachia era visto come un ostacolo alla quotidianità, oggi sono sempre più le persone che, non solo si sostengono a vicenda, ma raccontano online le sfaccettature della malattia con estrema consapevolezza e leggerezza, creando così una rete di persone che ne parla apertamente, e incentiva a una diagnosi precoce.
Per facilitare tutto questo, è stato estremamente utile l’avvento dei social media e dei content creator come Valentina Leporati, in arte Valentina Gluten Free. Valentina, grazie al racconto sincero della sua esperienza, e alla sensibilizzazione al tema, rimarca costantemente l’importanza dell’inclusione per chi vive una situazione simile alla sua. Lo stesso fa Anna Morini, Anna Gluten Free, che ha lanciato il progetto “Friends Bakers”, una mappa su cui è possibile trovare i forni e le pasticcerie senza glutine in giro per l’Italia. Non solo i creator, ma anche i volti noti della televisione, dello sport e del cinema: da Daniele Bossari, storico conduttore radiofonico e presidente onorario dell’AIC, passando per il campione di tennis Novak Djokovic, fino ad arrivare all’ex rugbista della Nazionale Italiana Martin Castrogiovanni e l’attrice Laura Torrisi. Volti noti che hanno parlato apertamente della malattia, per eliminare in maniera definitiva i pregiudizi di chi pensa sia invalidante.
È quindi importante celebrarla il 16 maggio, ma anche il resto dell’anno. Per includere, condividere e perché no, abbracciare uno stile di vita diverso, condividendo i valori e la forza di chi vive la celiachia sulla propria pelle coscienza e naturalezza.