Cultura e società
I peggiori piatti di Natale
Dall’aspic all’insalata russa: tutti i cibi di cui faremo volentieri a meno
Martina Roncadi | 21.12.2023 | 3 minuti
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"Da Nord a Sud è un proliferare di piatti sempre uguali che, ogni anno, vengono riproposti. E per quanto possa piacere l’idea di continuare a mantenere vive certe usanze, magari ogni tanto si potrebbe cambiare qualcosa. O no?"
È sempre la stessa storia: si va dalla nonna, da mamma e papà o dagli zii per il pranzo di Natale? E se rimangono gli avanzi, cosa si fa, si finiscono il 26?
Le famiglie italiane, nonostante il passare del tempo, continuano a onorare le tradizioni delle feste ma, siamo onesti: da Nord a Sud è un proliferare di piatti sempre uguali che, ogni anno, vengono riproposti. E per quanto possa piacere l’idea di continuare a mantenere vive certe usanze, magari ogni tanto si potrebbe cambiare qualcosa. O no?
Da qui nasce l’idea di provare a stilare alcuni dei peggiori piatti presentati a Natale.
Tutti gli anni. In tutta Italia. Su tutte le tavole. E di cui faremo volentieri a meno.
Tartine con caviale
Sono il grande classico della Vigilia di Natale: pane bianco sulla cui superficie fanno capolino formaggio fresco e caviale. O salmone e caviale. O burro e caviale. O solo caviale. Insomma, come lo giri lo giri, è sempre la stessa storia. Sembra che, durante le festività, non si possa fare a meno del caviale. Ma non è così.
Tramezzini
I tramezzini. Alzi la mano chi non ama i tramezzini. La base è la stessa delle tartine al caviale, il plus però è la possibilità di farcirli con quello che più ci piace: salumi, pesce, verdura, uova. I tramezzini sono ideali da mangiare in qualsiasi momento della giornata, sia come spuntino “spezza-fame” che per un pranzo veloce. Accontentano davvero tutti i palati. Almeno a Natale, possiamo lasciarli nelle vetrine dei bar?
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