Cultura e società

Un’estate al mare. O a tavola?

Quando il parametro di giudizio della vacanza diventa il ristorante

Martina Roncadi | 31.08.2023 | 2 minuti

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Zupppa è un blog dedicato alla comunicazione nel mondo food & beverage.
Le parole, i volti, le scelte e le scommesse del settore più amato dagli italiani

"La gastronomia è diventata un atto sociale, uno strumento in grado di identificare l’individuo all’interno di una comunità. Mostrare agli altri dove si è stati, cosa si è mangiato, è un modo di esplicitare lo status che una persona assume in base ai luoghi che frequenta"

Spiaggia

Le ferie sono ormai agli sgoccioli e ogni qualvolta si ripensa ai bei tempi passati tra sole, mare o montagna, c’è un unico strumento alleato: lo smartphone. Perché? Perché ormai i telefoni cellulare hanno perso di vista quello che era il loro compito primario -telefonare- e sono diventati la nostra macchina fotografica personale. Al suo interno infatti possiamo conservare centinaia se non migliaia di foto, dandoci la possibilità di rievocare dei bellissimi momenti di relax e spensieratezza. Non più Polaroid “usa e getta” o Reflex e macchine fotografiche all’avanguardia per i più esperti, bensì il nostro cellulare. Quest’ultimo è diventato uno strumento imprescindibile per la vita di tutti i giorni, e pare essere ancora più importante in vacanza: catturare foto al tramonto e poterle condividere su Instagram, filmare momenti di divertimento, di fatica durante un’escursione, e così via. Sono innumerevoli gli attimi che si possono cogliere al di fuori delle quattro mura domestiche, ma di un fenomeno in particolare non si può più fare a meno: fotografare qualsiasi cosa si mangi. L’atto di immortalare il cibo è entrato nell’immaginario comune di riflesso, complice la continua evoluzione della società -online e offline- la quale sprona a condividere ogni tipologia di esperienza sia sotto forma di aneddoto, sia mediante le nuove tecnologie, come i social network. In particolar modo, è delle fotografie che non si può più fare a meno, tant’è vero che ogni qualvolta che ci si siede a tavola risulta quasi obbligatorio mitizzare il momento e renderlo pubblico.

Cibo in spiaggia

Dallo street food sul lungomare, alla pizza sugli scogli, fino a un mondo più fancy e patinato con ristoranti stellati vista mare. Le fotografie del cibo consumato in vacanza sono diventate i ricordi stessi delle nostre ferie. All’interno dei racconti, il turismo balneare si trasforma in enogastronomico conferendo una centralità di narrazione alle portate. Quest’ultime, non solo sono diventate il parametro di giudizio della vacanza in sé, ma anche una nuova forma di comunicazione. Questa modalità di linguaggio si converte in ricerche continue su piattaforme come Tripadvisor -diventato l’alleato numero uno dei villeggianti- sulle quali è possibile verificare, a suon di recensioni, quanto sia conveniente o meno addentrarsi in un locale. Anche gli show televisivi d’intrattenimento giocano un ruolo fondamentale nella ricerca del piatto giusto da fotografare. Basti pensare a format di successo come Alessandro Borghese - 4 ristoranti, in cui lo chef stellato va in giro per l’Italia, scortato da altri ristoratori, per valutare il miglior esercizio del territorio. Ci sono poi altri programmi come Little Big Italy dedicati alla ristorazione italiana all’estero: Francesco Panella -proprietario della leggendaria Antica Pesa- gira il mondo provando a scovare i migliori piatti della tradizione italiana.

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Tutti questi esempi solo per constatare che, inevitabilmente, ancor prima di voler perpetuare ogni nostro pasto, siamo costantemente subissati da informazioni che generano una nuova forma di aggregazione. La gastronomia è infatti diventata un atto sociale, uno strumento in grado di identificare l’individuo all’interno di una comunità. Mostrare agli altri dove si è stati, cosa si è mangiato, è un modo di esplicitare lo status che una persona assume in base ai luoghi che frequenta. Mangiare il cibo del momento, ed essere nel ristorante “giusto”, è la prassi nei luoghi di villeggiatura più in voga. Ma vale anche il contrario poiché, immortalare un momento semplice come un aperitivo in spiaggia, denota un “ritorno alla genuinità” necessario per evadere dalla routine di tutti i giorni, dimostrando che si può essere felici anche con poco.

Capasanta

Il cibo è a tutti gli effetti l’alleato numero uno per chi desidera comunicare come ha trascorso le vacanze. Forse è sempre stato così ma, ora che ci sono i social a mostrare questi piccoli attimi di felicità, diventa più semplice inglobarlo nell’immaginario comune.

Martina Roncadi

Laureata in Scienze della Comunicazione, ha seguito diversi corsi di specializzazione alla Scuola Holden di Torino tra cui “Food – Design dell’esperienza gastronomica”, grazie al quale si è accesa la miccia per la scrittura nel panorama enogastronomico. Amante dei viaggi, della buona tavola e della musica indie, il suo segno zodiacale è Ariete. Si consiglia pertanto di non farla arrabbiare. Fanatica dello sport, è campionessa olimpica di junk food e di coccole al suo gatto, Giorgio.